Itinerari

Itinerario “Colli asolani”

            Un percorso tortuoso e movimentato con partenza e arrivo dal capitello della Madonna peregrina, di fronte a villa Flangini (ora hotel), tutto in provincia di Treviso. Lunghezza circa 25 km con dislivello di circa 700 m.  

         Asolo è un comune italiano della provincia di Treviso e fa parte del club de I borghi più belli d’Italia.

La rocca di Asolo

         Il territorio si estende sul punto di transizione tra la pianura veneta e l’area collinare sovrastante che anticipa le prealpi bellunesi, i colli Asolani.

Mentre la metà meridionale, con Villa d’Asolo e Casella, è completamente pianeggiante, con altitudini che variano tra gli 80 e i 100, la metà settentrionale si caratterizza per la presenza di modesti rilievi che culminano con i 379 m del poggio San Martino. Il capoluogo stesso si arrocca tra le colline, affacciandosi sulla pianura sottostante a quota 210 m. Meno elevate le colline dell’area occidentale dove sorge Pagnano (colle Cogorer, 176 m).

L’unico corso d’acqua di rilievo è il torrente Muson che si origina in località Casonetto, e prosegue da Pagnano verso sud entrando poi in pianura. Da segnalare qualche sorgente (sorgente Fornet, fontana Breda).

La catena dei colli asolani si sviluppa da nordest a sudovest a partire dalla riva destra del Piave sino al torrente Muson. Difficile comunque definirne i confini in quanto i colli Asolani sono in continuità con altri rilievi più modesti, in particolare a nord e a ovest (zone tra Onigo e Crespano del Grappa e tra Pagnano e Romano d’Ezzelino).

Si presenta come una serie di dossi e creste, alternati a piccole valli. Sempre a partire da nordest, le cime principali sono il monte Sulder (473 m), il monte Forcella (455 m), il monte Collalto (496 m), il monte Calmoreggio (487 m), il colle Argenta (429 m), la Montagna Grande (403 m), il poggio San Martino (379 m). Il principale valico che mette in comunicazione i due versanti è la forcella Mostaccin, localizzata grossomodo a metà della catena.

I colli asolani

I colli Asolani sono considerati un sito di interesse comunitario.

         Dal punto di vista ecologico, rappresentano un’area fondamentale in quanto punto di transizione tra l’alta pianura Veneta e le prealpi Bellunesi. L’habitat più ricorrente è la foresta di caducifoglie, che ricopre il 60% del territorio. Il resto è costituito da praterie, colture cerealicole estensive, arboreti, altri terreni agricoli.

      Partenza dal capitello della Madonna peregrina a ovest della cittadina di Asolo e giù in leggera discesa fino a Casella d’Asolo. Da qui, svoltando a sinistra per via Foresto Nuovo e poi per via Palladio, ci si porta in località Cespignaga e, voltando a sinistra e passando davanti alla chiesa di san Bortolomeo, si sale lentamente verso il poggio di col di san Martino e infine alla chiesetta di san Pietro, dove, voltando nuovamente a sinistra, si scende ancora verso Casella, ma prima di raggiungere il paese si risale per via Foresto Vecchio fino a quota 200 m, per poi ridiscendere a quota 140, per risalire e godere di una nuova vista della ridente cittadina di Asolo, col suo castello e la sua rocca.

Castello della regina Cornaro

Lasciata Asolo, prendendo via Colmarion si scende fino alla località Casonetto da dove il Muson di Monfumo ed il Muson di Castelcucco si riuniscono nel torrente Muson. Risalendo ora per la via Strada dei Colli, via Parisotti e via Piovega si raggiunge il paese di Farra. Lasciandolo a destra si prende via Meneghetti e poi via Fontanelle per portarsi, in leggera discesa, sulla Pedemontana Alpina, e in un gradevole saliscendi, a Pagnano e, subito dopo, al punto di partenza.

Mappa del percorso
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